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Cybersecurity, il ruolo cruciale dell’ A.I., spiegato dal CEO I.T. SVil, dott. Carlo Mancuso.
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La sicurezza informatica è da tempo al centro di una costante sfida tra "attaccanti e difensori", con le controparti impegnate in una spirale di complessità crescente; questa sfida sta assumendo un significato strategico per enti e aziende alle prese con la trasformazione digitale.
Abbiamo interpellato il CEO di I.T.Svil, Carlo Mancuso, per aiutarci a comprendere meglio la questione:
Per chi si occupa di difendere le reti e i sistemi di un'azienda, la velocità è una variabile cruciale: più tempo si impiega per identificare e rispondere a un attacco, maggiore è il rischio che si verifichino danni.
Entrambe le parti contendenti sono alla ricerca di aree che diano loro un vantaggio con tecnologie come l'apprendimento automatico, l'automazione e l'intelligenza artificiale utilizzate sia per rafforzare le difese che per potenziare le capacità offensive.
Gli attacchi informatici nel Regno Unito sono aumentati del 140% nel 2018. In questo contesto di un livello crescente di minacce informatiche, non sorprende notare che in un recente sondaggio, il 56% degli analisti della sicurezza informatica ha affermato di essere stato "sopraffatto" dalle minacce informatiche mentre quasi un quarto ha affermato di non essere in grado di indagare con successo su tutti gli incidenti informatici identificati.
Quali contromisure?
L'intelligenza artificiale consente alle aziende di automatizzare i processi che in precedenza sarebbero stati intrapresi da esseri umani, risparmiando tempo e, nella maggior parte dei casi, denaro, offrendo al contempo un confine più inespugnabile per respingere gli attacchi.
Le aziende che non utilizzano l'automazione e l'orchestrazione troveranno sicuramente maggiori difficoltà nella difesa delle infrastrutture IT, pertanto, utilizzare questi nuovi strumenti per sviluppare e implementare rapidamente contromisure difensive risulta oggi imprescindibile.
Al contrario, per gli hacker, gli sviluppi dell'intelligenza artificiale e dell'automazione significano che possono generare malware a un ritmo fino ad ora irraggiungibile.
Lo sviluppo della prossima ondata di tecnologie di intelligenza artificiale può essere un grande affare?
L’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, ha recentemente annunciato un piano di investimenti pluriennale da 2 miliardi di dollari per esplorare nuove teorie e applicazioni che potrebbero consentire alle macchine di adattarsi a situazioni mutevoli.
L'implementazione di tali tecnologie, tuttavia, si rivela significativamente più efficace quando i modelli e i metodi di IA vengono sviluppati internamente su dati e ambienti rappresentativi. Ad esempio, l'innovazione informatica di Airbus ha recentemente sviluppato un metodo per il rilevamento del malware mediante l'apprendimento automatico che si è dimostrato efficace al 98% in condizioni di laboratorio e sta già supportando il processo decisionale degli analisti del Security Operations Center (SOC).
Tuttavia, con lo sviluppo di queste tecnologie, non è inconcepibile che l'intelligenza artificiale di per sé possa diventare il campo di battaglia: se gli addetti alla cybersecurity iniziano a utilizzare più automazione per proteggere le proprie risorse digitali, è logico che gli hacker inizino a prendere di mira attivamente i sistemi di intelligenza artificiale che vengono incaricato di tenerli fuori.
Quando si parla di sicurezza informatica oggi, la corsa agli armamenti dell'IA è solo all'inizio.
METAVERSO, una spinta rivoluzionaria per il settore healthcare
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L'uso di tecnologie informatiche avanzate per supportare e rivoluzionare l'assistenza sanitaria non è una novità. Termini come e-health e informatica sanitaria, sono stati utilizzati negli ultimi decenni per definire le innovazioni e gli studi volti a rendere i servizi sanitari più competitivi; oggi però si comincia a parlare di vera e propria rivoluzione grazie alle potenzialità del Metaverso, la tecnologia che promette di innovare innumerevoli settori; una delle caratteristiche fondamentali del metaverso, la realtà virtuale (VR), ha mostrato risultati promettenti e forse inaspettati anche nell’area healthcare.
Gli esempi dell’utilizzo di queste innovative tecnologie nell’ambito medico si susseguono a ritmo crescente, possiamo, ad oggi, solo provare ad elencare una piccola parte delle applicazioni tra le innumerevoli possibili e forse non ancora immaginate.
FORMAZIONE DI MEDICI E SPECIALISTI
La formazione medica tradizionale fornisce agli studenti di medicina, risorse limitate per la pratica degli interventi chirurgici, procedure costose per gli ospedali che si riflettono, per esempio, sulle tasse universitarie. Con l'uso della realtà virtuale nella formazione, gli studenti possono effettuare training ed esercitazioni in un ambiente simulato, ai fini della formazione chirurgica immersiva a un costo significativamente inferiore. Tecnologie innovative come la realtà virtuale o aumentata, potranno supportare i chirurgi nel trovare le strade migliori per portare a termine procedure chirurgiche complesse, con un margine di successo il più elevato possibile; i dati raccolti potranno inoltre consentire la previsione dei tempi di guarigione, eventuali complicazioni e relative procedure per la risoluzione di questi problemi.
Nel periodo pandemico queste ed altre procedure hanno contribuito ad attenuare i disagi per studenti e praticanti, offrendo strumenti alternativi alle classiche lezioni frontali, accelerando in questo modo anche la ricerca.
META-CLINICHE LA CONVERGENZA DI METAVERSO E ASSISTENZA SANITARIA
La pandemia e le relative restrizioni per i cittadini, hanno evidenziato la necessità di accelerare lo studio di tecnologie che consentono consulenze mediche a distanza; sono stati soprattutto i pazienti fragili e gli anziani ad essere penalizzati dalla difficoltà a spostarsi ed effettuare visite, con grave danno per la propria salute, derivato ovviamente dalla mancanza di controlli.
La richiesta di consulenze mediche a distanza, attraverso internet, ha registrato un’impennata senza precedenti, soprattutto per quelle patologie che richiedono esclusivamente un esame visivo del paziente; questa evidente necessità di perfezionare le tecniche di assistenza remota ha reso evidente la necessità di investire, in maniera massiva e determinata, nelle metodologie che fanno uso di tecnologie immersive avanzate, veicolate attraverso applicazione dedicate su piattaforme mobile, ormai diffuse in maniera capillare; il metaverso in questo senso può essere una imperdibile opportunità, si potrà ad esempio accedere ad una platea globale di operatori sanitari e di specialisti localizzati in ogni parte del mondo.
Inoltre l'esperienza VR del metaverso può consentire ai medici una visione più dettagliata dei referti radiologici di un paziente attraverso la modellazione 3D ad alta risoluzione e la tecnologia avanzata, unita ai dispositivi sanitari portatili (come un ossimetro, un cardiofrequenzimetro e un monitor della pressione sanguigna in grado di sincronizzarsi con Internet), consente la raccolta dei dati in tempo reale e direttamente da casa propria, migliorando notevolmente la diagnosi e il trattamento di un problema di salute.
Possiamo fare una breve previsione di come potrà essere una clinica costruita nel metaverso: un paziente dislocato in un piccolo paesino di montagna potrà richiedere una consulenza allo specialista operante nella clinica virtuale situata a Boston che, una volta espletate tutte le pratiche burocratiche, potrà fissare un appuntamento virtuale medico / paziente; a questo punto nascono spontanee una serie di domande, quali diagnosi potranno essere effettuate a distanza, come superare ad esempio i problemi linguistici? L’intelligenza artificiale potrà essere di grande supporto in innumerevoli situazioni, la traduzione potrà essere realizzata in maniera automatica praticamente in tempo reale e strumenti costruiti con tecnologia IoT potranno fare il resto; dispositivi portatili sempre più evoluti e possono essere sufficienti per un certo numero di diagnosi, ovviamente non per tutte. L’esigenza di innovazione in questo campo è palpabile e colossi come Facebook e Google stanno investendo in maniera massiva nelle tecnologie legate alla realtà aumentata e virtuale; anche realtà meno mastodontiche stanno investendo risorse in questo settore, è il caso ad esempio della I.T.Svil, società salernitana che opera da oltre 20 anni nel settore dell’ informatica collegata al settore della sanità, che sta sviluppando un ecosistema composto da un purificatore d’aria corredato da innumerevoli sensori ambientali, collegato ad uno smartwatch e gestito da una innovativa applicazione per smartphone, l’ambito di applicazione in generale è quello della salute mentale.
METAVERSO, REALTA’ VIRTUALE E TERAPIA DEL PAZIENTE
Sempre restando nell’ambito del settore clinico delle patologie che risguardano la salute mentale, le immense potenzialità del metaverso, trovano espressione anche nel campo delle terapie e dei trattamenti di vari disturbi, soprattutto in ambito psicologico e psichiatrico.
La realtà virtuale genera uno spazio sicuro e protetto dove i pazienti che vivono affezioni della salute mentale possono riunirsi in sessioni di terapia di gruppo, mediate da un professionista della salute mentale;
Il senso di “community” dei gruppi di supporto virtuali, viene ampliato dallo spazio immersivo dove è possibile, a differenza delle “vecchie community” (si pensi a forum, chat, gruppi sui social network), sperimentare una comunicazione più profonda ed efficace, supportata da elementi di gamification che rendono più coinvolgente l’intera esperienza.
Il fattore psicologico influisce anche nella gestione del dolore: evidenze mediche dimostrano che la tecnologia VR può sortire lo stesso effetto dell'uso di oppioidi nella cura del dolore cronico, riducendo gli impulsi del dolore e donando sollievo. E ancora, i pazienti in età pediatrica, coinvolti in un ambiente virtuale in cui possono interagire e giocare, mentre sono sottoposti a trattamenti medici e ad esami diagnostici, avvertono un dolore significativamente inferiore, semplificando anche il lavoro dell’equipe sanitaria.
Molte aziende hanno già iniziato a sviluppare cliniche virtuali per la salute mentale con professionisti al servizio dei pazienti in tempo reale. Queste cliniche virtuali saranno particolarmente utili per le persone con accesso limitato all'assistenza sanitaria mentale a causa di disabilità e vincoli geografici o temporali e per coloro che preferiscono l'anonimato a causa dello stigma legato alle malattie mentali.
Inoltre, grazie alle potenzialità dei dispositivi wearable e dei sensori tattili è possibile generare programmi di riabilitazione che possono aiutare i pazienti affetti da patologie come il morbo di Parkinson a superare la gravità della loro malattia, una metodologia non convenzionale che tratta i pazienti non solo fisiologicamente ma anche psicologicamente, accelerando il loro processo di guarigione.
Riassumendo
Siamo ancora agli esordi in quella che da molti viene definita una vera e propria rivoluzione tecnologica al livello mondiale, le sfide da superare per il settore sanitario sono numerose ma avvincenti e ci sono anche da affrontare i problemi legati alla privacy e alla sicurezza, il Web 3.0, che è la base del metaverso, si basa sulla tecnologia blockchain e comprenderà applicazioni decentralizzate che supportano un'economia crittografica decentralizzata, e questa caratteristica contribuirà alla crescita esponenziale. Un metaverso basato sulla realtà virtuale svolgerà quindi un ruolo fondamentale nel rivoluzionare il settore sanitario con ulteriori progressi tecnologici promuovendo ulteriori e interessanti scoperte nel settore sanitario.
Value stream Management / gestione del flusso di valore: uno dei nuovi trend della trasformazione digitale.
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La Value Stream Management (VSM) è una tecnica aziendale incentrata sul valore delle iniziative di sviluppo e distribuzione del software durante l’intero ciclo di vita dello sviluppo software (SDLC, Software Development Lifecycle) di un’organizzazione.
La VSM fornisce una visione d’insieme dell’intero SDLC consentendo di identificare e valutare meglio i singoli elementi del flusso di valore e di analizzare i dati in modo olistico.
Per molte delle aziende e delle organizzazioni di oggi, è difficile adattarsi rapidamente alle sfide emergenti.
Con le problematiche connesse alla supply chain e l'imminente recessione, la trasformazione digitale diviene un pressante imperativo strategico. Ciò nonostante alcuni degli elementi più decisivi delle attività relative alla trasformazione digitale non vengono ancora considerate quanto dovrebbero da molte aziende. Tra queste, la gestione del flusso di valore (VSM) è emersa come una domanda urgente.
All'inizio di quest'anno, Broadcom ha commissionato un'ampia ricerca di settore per scoprire come si sta evolvendo l’adozione dei paradigmi di VSM (gestone del flusso di valore) e quali tendenze chiave stanno emergendo nel 2023.
Questo sondaggio, condotto da Dimensional Research, ha coinvolto più di 500 responsabili aziendali dei settori IT e business. Gli intervistati, provengono da tutti e cinque i continenti e rappresentano un'ampia gamma di aziende. I risultati di questa indagine sono ora disponibili in un rapporto intitolato “Valore 2023: Tendenze di gestione dello streaming."
Nelle seguenti sezioni, offriamo un interessante approfondimento sulle tendenze salienti emerse dal rapporto.
#1. Gli sforzi aziendali sono più che mai concentrati sulla customer satisfacion
Alla domanda su quale fosse il principale “focus strategico” per il 2023, il 58% degli intervistati ha risposto "aumentare il valore del cliente", l’alternativa che ha totalizzato il punteggio maggiore. È interessante notare come questo obiettivo fosse invece al terzo posto in un sondaggio simile condotto l'anno precedente. Gli autori del rapporto affermano: “Ora sembra che le aziende stiano spostando l'attenzione dall’ urgenza di immettere nuovi prodotti sul mercato, attività che comporta il rischio di una diminuzione del loro valore per il consumatore a causa di difetti, bug o problemi qualitativi, con una chiara focalizzazione sulla massimizzazione della soddisfazione del cliente attraverso il perseguimento di valore e qualità.”
#2. La mancata connessione tra business e IT impediscono il conseguimento degli obiettivi chiave
Più dei due terzi (68%) degli intervistati afferma che la propria le aziende continua ad essere afflitta da un problema ormai molto noto: la mancata connessione tra sviluppo del software e adeguata strategia aziendale. Una percentuale ancora più alta di responsabili di team tecnologici, esattamente il 72%, afferma di essere frustrato dal costante cambiamento di obiettivi di business da parte dei leader aziendali.
Dall'avvento della pandemia, i problemi relativi alle catene di approvvigionamento (supply chain) hanno presentato diverse sfide per le aziende operanti in una vasta gamma di settori e continuano ad essere in vetta alle sfide per il 2023, così come emerge la nuova tematica dei team tecnologici. Il 49% degli intervistati ha inoltre affermato che “garantire alla propria azienda supply chain affidabili è una sfida importante”.
#3. L'adozione di VSM è sempre più diffusa.
Il consenso intorno a VSM (value stream managemnt) è quasi unanime: il 92% concorda sul fatto che il VSM può aiutare ad ottimizzare il ciclo di vita del prodotto. Inoltre, l'86% degli intervistati ha adottato VSM o intende farlo. Alla fine, entro il 2023, il 60% delle organizzazioni spedirà prodotti utilizzando VSM. Il sondaggio, ha inoltre rivelato che le iniziative di digital transformation sono strettamente connesse al VSM. Il 95% delle imprese che stanno implementando iniziative in ambito VSM, stanno allo stesso modo pirtando avanti iniziative di digital transformation.
#4. VSM sta apportando vantaggi significativi per trasformazione digitale
Per i team che hanno implementato VSM, la stragrande maggioranza degli intervistati, il 95%, riferisce
che VSM ha contribuito a fornire vantaggi chiave. Alla domanda su quali vantaggi ha già VSM
mostrato, sei risposte sono state selezionate da un terzo o più partecipanti al sondaggio. In cima alla lista troviamo: aumento della trasparenza (42%), miglioramento dell’allineamento organizzativo (39%), consegna più rapida delle soluzioni sviluppate ai clienti (38%) e un aumento dei processi decisionali basati sui dati (37%), - e tutte queste risposte possono essere considerate parte integrante dell'avanzamento della trasformazione digitale.
Inoltre, la ricerca evidenzia come coloro che stanno adottando strumenti di Value Stream Management stanno riscontrando anche un miglioramento delle capacità di misurare e monitorare il valore del cliente, che, come sottolineato in precedenza, rappresenta ad oggi il massimo imperativo strategico per le imprese.
Conclusione
Questa recente indagine offre diversi e convincenti riscontri del potere del VSM e soprattutto evidenzia che le aziende che hanno implementato pratiche di VSM sono meglio posizionate delle altre sia nel raggiungere i loro obiettivi di trasformazione digitale e sia nel fornire più valore ai clienti.